Il monumento a Garibaldi rinnova lo spirito anticlericale che nel 1863 aveva accompagnato l'erezione della statua del Burlamacchi. La scelta della data per l'inaugurazione coincideva anche con i giorni della festa della Santa Croce e non certo per caso, poiché il comitato organizzatore intendeva in tal modo controbattere politicamente e idealmente ai clericali che erano allora da un paio di anni alla guida dell'amministrazione comunale. Anche l'iconografia scelta da Urbano Lucchesi per la raffigurazione dell'eroe, aveva un chiaro sottinteso ideologico e si collegava con l'annuale celebrazione di Porta Pia: la statua raffigura infatti Garibaldi "nell'atto di porre il piede sul suolo romane e di rendere, a capo scoperto, omaggio a quella terra di eroi".
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