logo comune lucca

La cinta muraria di Firenze

Marzia Cantini

Dalla cerchia della Firenze romana (Florèntia) alle successive cinte murarie che si avvicendarono nel Medioevo, frutto dell'espansione economica e demografica della città divenuta nella seconda metà del XIII secolo una potenza economico-finanziaria a livello europeo, si arriva alla costruzione di un nuovo circuito murario commisurato sulla previsione di uno sviluppo della città confacente alla sua "grandezza presente".
I lavori per la costruzione di queste mura iniziano nel 1284 unitamente ad alcune porte (alla Croce, a S.Gallo, al Prato) e saranno interrotti più volte a causa di vicende belliche fino al compimento del circuito nel 1333. Nel XVI secolo, dopo la meteora della Repubblica fiorentina che incarica Michelangelo di costruire i bastioni davanti alle porte della cerchia medioevale e fortificare la collina di San Miniato, la famiglia dei Medici si riappropria saldamente della città e fa realizzare prima la Fortezza San Giovanni (o da Basso) (1534) e, in seguito (1590-1600), la Fortezza Belvedere che chiude il sistema delle fortificazioni dell'Oltrarno.
D'ora in avanti si può affermare che il circuito medievale rimarrà sostanzialmente inalterato sino alle distruzioni ottocentesche e, di fatto, la cortina muraria perderà progressivamente l'originale funzione difensiva divenendo semplice cinta daziaria della città o, talora, eccezionale barriera contro le alluvioni, mentre i bastioni verranno a poco a poco smantellati e, nell'alveo dei fossati, saranno ricavate le cisterne delle ghiacciaie.
Dopo l'illuminato governo lorenese e il breve periodo del governo provvisorio, attraverso il plebiscito del 1860, la Toscana entra a far parte del Regno di Sardegna-Piemonte e quindi, nel 1861, del Regno d'Italia. Firenze, che conta all'epoca circa centocinquantamila abitanti, sarà designata capitale del nuovo Regno (1865 – 1870) e questo comporterà una profonda trasformazione del tessuto urbano in quanto l'Amministrazione cittadina affida all'architetto Giuseppe Poggi "il progetto di massima per l'ampliamento" della città commisurato alla previsione di cinquantamila nuovi abitanti.
Una prima conseguenza è l'abbattimento della cinta muraria a nord dell'Arno per realizzare, sul suo tracciato, quelli che saranno i cosiddetti "viali di circonvallazione" che, congiungendo una serie di piazze con al centro una porta, permetteranno il collegamento tra la città antica e le nuove espansioni. Rimasero in piedi, testimoni isolate della distrutta cerchia nord, la Porta al Prato, la Porta San Gallo, la Porta alla Croce, la Torre della Zecca Vecchia e la Torre della Serpe, mentre la porzione di mura Oltrarno rimarrà quasi totalmente integra anche se alcuni tratti saranno demoliti lungo Viale Ariosto, al confine con l'attuale Piazza Tasso e in adiacenza all'Arno. Con l'annessione al Regno d'Italia, comunque, il complesso delle mura e fortificazioni cittadine andò a far parte del demanio statale.
In data 1 ottobre 1868, con contratto di cessione tra la Società Anonima per la Vendita dei Beni del Regno d'Italia e il Municipio di Firenze, la comunità fiorentina acquistava il complesso delle mura urbane - con esclusione dei Forti (Fortezza da Basso e Forte Belvedere) e del tratto di mura che dal Forte Belvedere si protende fino a Porta Romana – unitamente alla Tenuta delle Cascine dell'Isola ed al Parterre.
Attualmente il Forte Belvedere, pur facendo ancora parte del demanio statale, è oggetto di concessione (regolata da una convenzione che ne fissa la durata e la corresponsione di un canone annuo) al Comune di Firenze "per essere destinato a soli scopi artistici, turistici e culturali, per il maggior decoro della città di Firenze".
La Regione Toscana, la Provincia di Firenze e il Comune di Firenze, con atto di permuta sottoscritto in data 30/11/2009, hanno acquisito dall'Agenzia del Demanio il compendio immobiliare denominato "Fortezza da Basso", in proprietà pro indiviso, stante che il complesso non dovrà essere destinato ad usi, anche a carattere temporaneo, non compatibili con il suo carattere storico artistico o tali da arrecare pregiudizio alla sua conservazione. Il complesso della superstite cinta muraria facente parte del patrimonio comunale è in carico, per tutte le operazioni di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro, al Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze.

TOP

La cinta muraria di Firenze

Marzia Cantini

From the circle of walls around Florence in Roman times (Florèntia) to subsequent walls which followed each other in the Middle Ages, the result of economic and demographic expansion of the city, which in the second half of the 13th century became an economic and financial power at European level, development leads to the building of a second ring of walls, proportionate to the forecast of expansion of the city and suitable to its "present greatness".
Work on the construction of these walls began in 1284 and also included some gates (Croce Gate, St. Gallo and Prato Gates). This was to be interrupted several times for matters of war, with the circle reaching completion in 1333. In the 16th century, after the meteoric rise of the Florentine Republic which appoints Michelangelo to build the ramparts in front of the gates of the middle-ages circle and also fortify the St. Miniato Hill, the Medici family regains solid possession of the city and commissions firstly the Fortezza San Giovanni or da Basso (San Giovanni or da Basso Fortress)1534 and later (1590-1600), Fortezza Belvedere (the Belvedere Fortress), which completes the system of fortifications on the left bank of the Arno (Oltrarno).
From this point on it can be said that the medieval circuit will remain substantially unchanged until the destruction in the 19th century and in fact the walled curtain will progressively lose its original function of defence to become a simple barrier around the city for collecting duties or, occasionally, an exceptional barrier against flooding, while the ramparts will be gradually dismantled and the moat ditches used to store ice. After the illuminated Lorraine government and the short period under the provisional government, the plebiscite of 1860 leads Tuscany to form part of the Kingdom of Sardinia-Piedmont and later, in 1861, the Kingdom of Italy.
Florence, which at the time had approximately 150,000 inhabitants, will be designated as capital of the new Kingdom (1865 – 1870) and this will involve profound changes in the urban fabric, as City Administration entrusts the architect Giuseppe Poggi with the "Outline project for extending the city" in line with forecasts for 50,000 new inhabitants.
A first consequence is the demolition of the city walls north of the Arno, to be replaced by what will be the so-called "ring-road avenues" which, linking a series of squares with a gate in the centre, will connect the ancient city with the new expansion areas. All that remains standing, as isolated witnesses of the now-destroyed north circle, are the Prato, St. Gallo, and Croce Gates, together with the Zecca Vecchia and Torre della Serpe, while the Oltrarno stretch of walls will remain almost entirely intact, even if some stretches will be demolished along the Viale Ariosto, bordering on the current Piazza Tasso and near to the Arno. Annexation to the Kingdom of Italy will however cause the complex of city walls and fortifications to become part of state property.
On 1 October 1868, under the transfer contract between the Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali (Public Limited Company for the Sale of State Property) and the City Hall of Florence, the Florentine community purchased the urban wall complex – excluding the Forts (Fortezza da Basso e Forte Belvedere) and the section of walls from Forte Belvedere as far as the Romana Gate – together with the Cascine dell'Isola Estate and the Parterre. Forte Belvedere, although still part of state property, is currently under concession (disciplined by a convention which sets its duration, together with a yearly rent) to the Florence Municipality "to be used solely for artistic, tourism and cultural aims, for the greater decorum of the city of Florence".
The Tuscany Region, Florence Province and Florence Municipality, under a deed of exchange signed on 30/11/2009, have purchased the building complex called "Fortezza da Basso" from the State Property Agency in joint ownership, in view of the fact that the complex is not to be used, even temporarily, for purposes which are not compatible with its historic and artistic character or such as to cause prejudice to its preservation. The complex of the remaining circle of walls, forming part of the city's heritage, is entrusted, for all ordinary and extraordinary maintenance work and restoration, to the Fine Arts Service and Fabbrica di Palazzo Vecchio of the Municipality of Florence.

TOP

documento pdfDOCUMENTI PDF

Storia delle Mura Urbane della città di Firenze

LE MURA DI FIRENZE

mappa firenze

Le principali cinte murarie della città di Firenze realizzate fra l'epoca romana ed il XVI secolo.

mappa firenze

Le mura e le porte acquistate dal Municipio di Firenze nel 1865, poco prima dell'inizio dei lavori di ingrandimento della città e dell'abbattimento della cinta muraria sulla riva destra dell'Arno, il cosiddetto piano Poggi.

mappa firenze

La cinta muraria di Firenze con le porte, torri e fortezze attualmente esistenti e sopravvissute alle demolizioni previste dal piano Poggi.

mappa firenze

Sistema proprietario attuale delle mura e delle fortezze della città di Firenze.

porta pinti firenze

La porta a Pinti in una veduta di F. Borbottoni (metà XIX sec.), con il cimitero dei protestanti (adesso cimitero degli Inglesi), bastionato e addossato alle mura cittadine. L'architetto Giuseppe Poggi lo trasformò in una struttura monumentale, fulcro della nuova piazza ovale realizzata dopo l'abbattimento delle mura e della porta a Pinti (1865-1869).

porta san niccolò dopo interventi poggi

La porta di San Niccolò dopo gli interventi dell'architetto Giuseppe Poggi, in un'incisione che raffigura l'inaugurazione delle rampe di San Miniato e del piazzale Michelangelo dopo il 1865.

incisione porta san niccolò

La porta di San Niccolò con il piazzale dell'antiporto in un'incisione della prima metà del XIX secolo. (su concessione dell'Archivio Storico del Comune di Firenze)