Lucca acquistò le proprie mura nel 1866 mediante una delle più importanti società da poco costituitesi per la vendita dei beni demaniali del Regno d'Italia in cui erano confluiti anche tutte le proprietà degli stati pre-unitari compreso il granducato di Toscana con il plebiscito del 11-12 marzo 1860.
La nascita di questa società può essere fatta risalire al 31 ottobre 1864 quando venne approvata dal Parlamento e sanzionata con decreto del 4 novembre una convenzione col Governo Italiano per la creazione di una nuova compagnia derivata da un accordo fra la Società Generale di Credito Mobiliare Italiano e quelle del Banco di Sconto e di Sete e delle Terre italiane. Questo nuovo gruppo avrebbe dovuto anticipare al Regio Governo £. 50.000.000 (fino a 150.000.000) in cambio della facoltà di «vendere una quantità proporzionata di Beni demaniali, o la totalità nel caso che l'anticipazione fosse completata e di emettere tante obbligazioni equivalenti alle somme anticipate assicurate con ipoteca per beni da vendere il tutto con i vantaggi, condizioni ed obblighi che risultano dalla detta convenzione».
L'undici dicembre del 1864 nella sala degli Uffici della Società Generale di Credito Mobiliare Italiano, davanti al notaio Guglielmo Teppati, venne quindi costituita di fronte ai testimoni avv. Tommaso Corsi di Matteo nato a Livorno e Paolo di Ferdinando Oporto, nato a Venezia, la nuova Società anonima per Azioni per la Vendita dei Beni Demaniali che assumeva l'incarico di esitare le proprietà dello stato e di procurare ad esso un'anticipazione di una parte del prezzo con commissione di obbligazioni ipotecarie. Con Firenze capitale (1865-1870), la Società trasferì la propria sede in quella città e precisamente in Via S.to Egidio, n. 24. Nel 1866, anno in cui la città di Lucca riacquistò da questo gruppo le proprie mura, la Società riuscì ad alienare 10.768 lotti per una stima di £. 45.013.202 e venduti per £. 57.173.451,61.
La società, infine, si trasferì a Roma nel 1870 dopo avere acquisito quando ancora di trovava a Firenze, la denominazione di "Compagnia fondiaria italiana. Società anonima italiana per acquisto e vendita di beni immobili".

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Lucca purchased its town walls in 1866 through one of the most important companies which had recently been established for the sale of State Property of the Kingdom of Italy, into which had flowed all the property of the states existing prior to unity, including the grand Duchy of Tuscany, with the plebiscite of 11-12 March 1860.
The setting up of this company can be traced back to 31 October 1864, when a convention with the Italian Government was approved by parliament and sanctioned by a decree of 4 November to create a new company deriving from an agreement between the Società Generale di Credito Mobiliare Italiano and Banco di Sconto e di Sete and Terre italiane. This new group was to have advanced the Royal Government Liras 50,000,000 (up to 150,000,000) in exchange for the power of «selling a proportionate quantity of State Property, or the entire amount if the advance payment was made in full, and of issuing an equivalent amount of bonds to the sums paid in advance and ensured by mortgage of goods to be sold, all with the advantages, conditions and obligations resulting from the said convention».
On 11 December 1864 the new Public Limited Company for the Sale of State Property was established in the offices of the Società Generale di Credito Mobiliare Italiano, before the notary Guglielmo Teppati and before witnesses, the lawyer Avv. Tommaso Corsi di Matteo born in Leghorn and Paolo di Ferdinando Oporto, born in Venice, which took on the charge of selling state properties and procuring advance payments for the State for part of the price, by commissioning mortgage bonds. With Florence as capital (1865-1870), the Company transferred its premises to that city, in Via S.to Egidio, N° 24. In 1866, the year in which the town of Lucca bought back its town walls from this group, the Company succeeded in transferring ownership of 10,768 lots with an assessment value of Liras 45,013,202 for Liras 57,173,451.61.
The company finally relocated to Rome in 1870 after changing its name, while still in Florence, to Compagnia Fondiaria Italiana, Società anonima italiana per acquisto e vendita di beni immobili (Italian Land Company, Italian Company for the Purchase and Sale of Real Estate).

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