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Iconografia del Risorgimento a Lucca: personaggi storici o teste chimeriche ?

Romano Silva

I restauri della facciata di San Michele in Foro furono inaugurati nel 1866, nello stesso anno in cui il Comune di Lucca acquistò le mura. Non si tratta solo di coincidenza cronologica, ma della vivace intraprendenza di una città che cercava di valorizzare la propria tradizione alla luce delle nuove esigenze del Regno d'Italia
Diretti dall'architetto Giuseppe Pardini e coordinati da un'apposita Commissione, i restauri erano necessari per le gravi condizioni di degrado della facciata, ma, soprattutto per volontà dell'architetto, si trasformarono in un'occasione per celebrare l'unità d'Italia. Il Pardini sosteneva che era necessario raffigurarvi «alcuni di quegli uomini storici che hanno contribuito all'avanzamento del progresso sociale e nazionale fortemente sentito nella presente età». È una frase determinante, di chiara valenza politica. Non si trattava dunque, come nel caso di Viollet le Duc, di seguire determinati principi e tecniche di restauro, ma d'inserire nella facciata di San Michele un programma didattico che potesse essere di esempio e di stimolo alle nuove generazioni. Accanto al re Vittorio Emanuele II con la corona ferrea e a Camillo Benso di Cavour sono effigiati Pio IX e Napoleone III. Se osserviamo anche gli altri esponenti politici raffigurati, ci accorgiamo che il programma iconografico non presenta punte aggressive o evidenti tendenze anticlericali. Nel secondo ordine di archetti compaiono Carlo Alberto di Savoia, Bettino Ricasoli e Napoleone I che completano il quadro politico, in cui comprensibilmente mancano Garibaldi, che si era già distinto nel tentativo di conquistare Roma fallito ad Aspromonte, e Mazzini che aveva ripreso la lotta repubblicana. Tutti gli altri personaggi raffigurati nelle protomi della facciata sono di soggetti della storia medievale, della teologia, della letteratura e della scienza. Nel quarto ordine di archetti troviamo riuniti san Bonaventura, san Bernardo, sant'Ambrogio, sant'Agostino, san Tommaso, santa Teresa d'Avila e santa Caterina da Siena. Nel terzo ordine incontriamo Alessandro Volta, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei e Johann Gutenberg affiancati, con scarsa opportunità, da un vescovo, forse san Paolino. Nella seconda loggetta, oltre ai personaggi politici già citati, vediamo un ritratto ideale di Castruccio Castracani e l'inconfondibile volto di Dante Alighieri. Il programma del Pardini, volto a creare un pantheon degli eroi, dei politici e dei saggi, a causa dei molti compromessi, necessari per soddisfare almeno in parte le posizioni dei membri della Commissione che curava l'esecuzione dei restauri, perse la sua omogeneità, diventando un confuso pastiche che, all'epoca, fece discutere ma che oggi ci appare addirittura divertente.

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Political iconography of the Risorgimento in Lucca: Historical characters or figures of fancy ?

Romano Silva

Restoration works on the San Michele in Foro façade started in 1866, the same year the Lucca Town Council purchased the walls. Not merely a coincidence in timing, but the demonstration of the lively enterprise of a town seeking to promote its own tradition, in the light of the new requirements of the Kingdom of Italy.
Directed by the architect Giuseppe Pardini and coordinated by a special Commission, restoration works were necessary because the façade was seriously dilapidated. A chance, encouraged above all by the architect, to use the occasion to celebrate the Unity of Italy. Pardini sustained the need to represent <<some of those men of history who have contributed to the furthering of social and national progress strongly felt in this age>>. This is a crucial phrase, with clear political significance. It was therefore not a question, as in the case of Viollet le Duc, of following particular principles and techniques of restoration, but of including an educational programme in the San Michele façade, to serve as an example and an incentive for the new generations. Pio IX and Napoleon III are portrayed alongside the King Vittorio Emanuele II with the Iron Crown and Camillo Benso di Cavour. Again if we observe the other politicians which are represented, we can see that the iconographical programme has no aggressive traits or evident anticlerical tendencies. The second order of small arches features Carlo Alberto di Savoia, Bettino Ricasoli and Napoleon I who complete the political picture, which understandably excludes Garibaldi, who had already distinguished himself in the attempt to conquer Rome which failed at Aspromonte, and Mazzini who had resumed the republican struggle. All the other figures represented in the busts on the façade come from medieval history, theology, literature and science. In the fourth order of small arches we find together St. Bonaventure, St. Bernardo, St. Ambrogio, St. Agostino, St. Thomas, St. Teresa d'Avila and St. Catherine of Siena. The third order contains Alessandro Volta, Christopher Columbus, Galileo Galilei and Johann Gutenberg flanked, not very appropriately, by a bishop, perhaps san Paolino. In the second small loggia, besides the political figures already mentioned, we can see an ideal portrait of Castruccio Castracani and the unmistakable face of Dante Alighieri. Pardini's programme intended to create a pantheon of heroes, politicians and wise men. It met with stiff compromise, to at least partly satisfy the positions of the members of the Commission controlling the restoration works. It lost its uniformity and became a confused "pastiche". This caused a lot of discussion at the time, but today it even seems amusing.

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Personaggi storici o teste chimeriche ?

LA FACCIATA

dante alighieri sulla facciata di san michele

Secondo ordine degli archetti - VI colonna

Dante

alessandro volta sulla facciata di san michele

Secondo ordine degli archetti - V colonna

Castruccio Castracani

napoleone III sulla facciata di san michele

Secondo ordine degli archetti - IX colonna

Napoleone III

camillo benso conte di cavour sulla facciata di san michele

Secondo ordine degli archetti - XII colonna

Camillo Benso conte di Cavour

vittorio emanuele II re d'italia

Secondo ordine degli archetti - XIII colonna

Vittorio Emanuele II Re d'Italia