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L'acquisto delle mura urbane di Firenze

Elisabetta Ricciardi

Il 18 febbraio 1865, a Torino, il Ministro delle Finanze Quintino Sella e Adriano Mari (in rappresentanza del Municipio di Firenze) siglarono il contratto per l'acquisto delle Mura Urbane della città al prezzo convenuto di £ 200.000. In questo atto era compresa anche la cessione gratuita dei due più importanti Passeggi Pubblici della città, la Tenuta delle Cascine dell'Isola ed il Parterre fuori della porta S. Gallo. Il trasferimento di queste due importanti proprietà demaniali fu proposto direttamente dal Governo nel 1864. Fin dall'anno precedente, il Municipio di Firenze stava già esaminando la possibilità di un allargamento dei confini urbani e di una modernizzazione della città che avrebbe necessariamente implicato l'abbattimento delle mura e lo spostamento della cinta daziaria. Questa scelta divenne urgente quando fu deciso, con la Legge dell'11/12/1864, il trasferimento a Firenze della Capitale del Regno d'Italia. Difatti, ancora prima che la legge fosse approvata in Parlamento, il Municipio incaricò l'architetto Giuseppe Poggi di redigere un piano di massima per i lavori d'ingrandimento della città che dovevano comprendere l'abbattimento delle mura urbane per realizzare «un pubblico grandioso passeggio» e permettere la costruzione di nuovi quartieri residenziali. Il progetto del Poggi fu presentato alle autorità municipali ben prima che le trattative fossero concluse, ma fu approvato, con la richiesta di un progetto esecutivo, solo nel giorno della firma del contratto a Torino. Quindi, il Comune di Firenze volle acquistare le proprie mura urbane con il chiaro intento di demolirle, a differenza di quanto fu attuato a Lucca l'anno seguente. La Comunità di Firenze saldò il suo pagamento (nelle casse della Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali) il 13 novembre 1865. Il contratto fu ratificato e registrato a Firenze solo il 30 settembre 1868.
Un altro aspetto interessante su cui riflettere è il ruolo assunto dalla Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali che, nel caso di Lucca , ebbe una parte attiva nel corso della negoziazione mentre, per quanto riguarda Firenze, fu del tutto assente ed entrò in gioco solo per la riscossione della somma pattuita. La città di Lucca acquistò le sue mura urbane per una cifra molto inferiore (circa £ 107.000) ed allo scopo di conservarle.

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The purchase of the urban walls of Florence

Elisabetta Ricciardi

On 18 February 1865, in Turin the Minister of Finance Quintino Sella and Adriano Mari (representing the City Hall of Florence) signed the contract for the purchase of the Urban Walls of the city at the agreed price of Liras 200,000. This act also included the free transfer of the two most important Public Promenades in the city, the Cascine dell'Isola Estate and the Parterre outside the St. Gallo Gate. The transfer of these two important state properties was directly proposed by the Government in 1864. In the previous year Florence City Hall was already examining the possibility of widening its urban boundaries and modernising the city, which necessarily implied demolishing the walls and moving the circle for collecting duties. This option became urgent when it was decided, under the Law of 11/12/1864, to transfer the Capital of the Kingdom of Italy to Florence. Even before this law had been approved in parliament, City Hall in fact appointed the architect Giuseppe Poggi to draw up an outline plan for work to enlarge the city. This plan was to include demolishing the urban walls to achieve «a magnificent public promenade» and enable the building of new residential areas. Poggi's project was presented to the municipal authorities well before dealings were concluded. It was however approved, with the request for a definitive project, only on the day the contract was signed in Turin. The Florence City Council therefore wanted to purchase its city walls with the clear intent of demolishing them, contrary to what was to be done in Lucca the following year. The Community of Florence made payment in full to the coffers of the Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali (Public Limited Company for the Sale of State Property) on 13 November 1865. The contract was ratified and registered in Florence only on 30 September 1868.
Another important aspect worthy of reflection is the role held by the Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali (Public Limited Company for the Sale of State Property) which, in the case of Lucca, played an active part in the course of negotiations while, where Florence is concerned, it was entirely absent, only coming into play to collect the sum agreed upon. The town of Lucca purchased its urban walls for a much lesser amount (approximately Liras 107,000) and for the purpose of preserving them.

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L'acquisto delle mura urbane di Firenze

I DOCUMENTI

porta san gallo firenze

La porta a San Gallo con l'arco di Trionfo, in una veduta di F. Borbottoni (metà XIX sec.). Accanto alla porta si vedono le caratteristiche conserve per il ghiaccio a forma di capanna dal tetto conico, ombreggiate da cipressi e filari di gelso. Le numerose ghiacciaie erano dislocate lungo le mura urbane, nei tratti esposti ad est e nord-est.

porta pinti firenze

La porta a Pinti in una veduta di F. Borbottoni (metà XIX sec.), con il cimitero dei protestanti (adesso cimitero degli Inglesi), bastionato e addossato alle mura cittadine. L'architetto Giuseppe Poggi lo trasformò in una struttura monumentale, fulcro della nuova piazza ovale realizzata dopo l'abbattimento delle mura e della porta a Pinti (1865-1869).

contratto di acquisto

Il contratto di cessione della Tenuta delle Cascine dell'Isola, del Parterre e delle Mura Urbane della città di Firenze (1865-1868). Firenze, come Lucca, ricomprò la propria cinta muraria dal Demanio del Regno d'Italia.